“Ritengo che si debba e si possa fare molto di più per i cristiani in Africa e il dialogo tra le religioni”. Lo dice il Senatore di Forza Italia e Presidente di Unione Cristiana, Domenico Scilipoti Isgrò, appena tornato dal Burkina Faso, dove ieri ha ricevuto un prestigioso riconoscimento.
E’ stato, infatti, nominato dal Vimab,”Ambasciatore di buona volontà per la diffusione del Vangelo”. In poche parole, a Scilipoti è stato conferito conferito il mandato di rappresentare i cristiani evangelici ( ma non solo loro) di quella terra e delle nazioni federate come Ghana ed Angola, in Europa. Lo abbiamo intervistato.
Scilipoti, che cosa significa questo incarico?
” Ho il compito di rappresentare i diritti e le ragioni dei cristiani evangelici, ma non solo loro , di quella terra, in un momento nel quale credo, e sono d’accordo col Papa, sia necessario il dialogo tra tutte le confessioni. Non a caso, è appena iniziata la Settimana di preghiera per l’ unità dei cristiani”.
Che cosa farà?
” Mi hanno dato il mandato, prima di tutto di annunciare il Vangelo, poi di approfondire qui le relazioni con tulle le confessioni e persino con mondo islamico che non va considerato a priori un nemico. Dobbiamo riflettere che il problema delle migrazioni, spesso, è causato da motivi di odio religioso e questo non va bene”.
Lei da tempo sostiene la necessità di un piano Marshall per l’ Africa…
” Io non mi fermo al generico aiutiamoli a casa loro che sa talvolta di lavarsene le mani. Il continente africano, molte volte, è stato depredato dall’ Occidente che ha responsabilità in questo. Mi sto battendo per esempio, per la presenza e la costruzione di un pozzo di acqua potabile e ho visto di persona che necessità ne hanno o per scuole ed ospedali”.
In Italia il problema migrazioni tiene banco…
” Penso che la posizione della Cei e del Papa siano quelle giuste e corrette. Non ci può essere pace senza giustizia e non è pensabile da cristiani, dire chiudiamo i porti e non facciamo entrare nessuno o è finita la pacchia. Come possiamo dormire sereni con bambini che affogano in mare?. Nel nome del Vangelo abbiamo il dovere di pensare ai deboli e agli indifesi, altro che finita la pacchia. Indubbiamente quello migratorio è un problema serio che deve esser affrontato con saggezza e prudenza, ma non con le ricette semplicistiche di Salvini”.
Perchè Salvini?
” Mostrare in campagna elettorale il Vangelo e il rosario e fare esattamente l’ opposto di quello che ci dice Cristo, è da ipocriti”.
Pensa che il suo sia un compito impegnativo?
” Lo è, ripeto, perchè spesso la religione al posto di unire, divide. Io voglio anche battermi, per quanto possibile, e da cattolico, per incentivare i rapporti con tutti i cristiani, rappresentando ovviamente i loro sacrosanti interessi in una terra nella quale hanno bisogno di ogni incoraggiamento e sostegno . Occorre il dialogo non lo scontro”.
Bruno Volpe