Suo malgrado, è finito al centro delle cronache estive. Parliamo di don Mario Calogiuri, parroco della comunità Santissima Maria Assunta a San Foca di Lecce, la marina del bel capoluogo salentino. Che cosa ha fatto di così eclatante il sacerdote? Ha caricato su un pedalò ( quelli resi celebri da Maurizio Ferrini) la statua della Madonna Immacolata e, vestito di paramenti religiosi (non in costume da bagno), aiutato da volenterosi, ha portato Maria sui lidi leccesi , tra i bagnanti afflitti dalla canicola salentina. E così la Madonna in pedalò, come è stata ribattezzata, ha riscosso un enorme successo, ma pure qualche critica. Abbiamo intervistato il parroco don Mario Calogiuri.
Don Mario, la sua idea di portare la statua di Maria tra i bagnanti in pattino ha quanto meno incuriosito…
“Non so il motivo di tanto interesse, anche mediatico, visto che non è la prima volta che lo faccio. Sono cinque stagioni che lo ripeto”.
Come è andata?
” Aiutato da amici e persone di buona volontà, ho fatto arrivare la statua della Madonna su un pedalò in spiaggia. Ho vestito i paramenti da sacerdote, non sono mica andato in costume . Come sempre, occorrono decoro e rispetto. Devo dire che sul litorale i risultati sono stati positivi”.
Cioè?
“Tanta gente, bambini, donne, uomini hanno seguito la Madonna e le hanno dato il bacio, pregando. I segni religiosi sono molto importanti ed è bene saper e voler testimoniare la fede in pubblico senza paura, specie in questo tempo . Non dobbiamo vergognarci di credere e professare. Certamente non siamo andati sotto gli ombrelloni e nessuno si è azzardato a molestare chi non era disposto a seguirci. Le ripeto, in un ambiente secolare e pur in un luogo mondano come la spiaggia, è opportuno fare sentire la nostra presenza e quella di Maria”.
Eppure tra qualche cattolico adulto questo potrebbe sembrare… proselitismo
“Ma quale proselitismo. Testimoniare la fede è bello e direi persino doveroso. Del resto, questo fa parte proprio di quella Chiesa in uscita della quale parla il Papa. Non possiamo stare chiusi dentro la sacrestia come vorrebbe qualcuno”.
Chi?
” Quelli che mi hanno contestato. Qualche falso intellettuale con la puzza sotto il naso. Pensi che sulla facciata della mia Chiesa è comparsa una brutta scritta, “no religion”, dopo la presenza della Madonna sulla spiaggia. Sbagliato pensare che sia stata solo una ragazzata, ma segno di brutta intolleranza. Anche sui social sono stato aggredito. Hanno scritto: fermate quel prete, ma sappiano che io non mi fermo. E’ bello e doveroso testimoniare la fede in pubblico”.
Bruno Volpe