Il presepe di Piazza San Pietro desta qualche perplessità e non ha entusiasmato. Molte le critiche, anche pesanti. Del resto succede così quando si cambia decisamente strada. Un rischio inevitabile. Abbiamo interpellato un docente esperto di estetica, il prof. Stefano Zecchi.
Professor Zecchi. In Piazza San Pietro con il presepe di Castelli sono comparsi… alieni ed astronauti. Commenti non del tutto concordi..
” Non lo ho visto e vorrei approfondire. Credo comunque che quando si lascia la stada solita, le opinioni siano naturalmente divergenti e persino negative. Normale”.
Qualche personaggio sembra un marziano o un astronauta…
“Io sono per la fedeltà alla tradizione. Tuttavia se in questo solco, ma con decoro e prudenza, si fanno inserimenti di modernità, non vedo lo scandalo. Anzi a ben guardare un marziano, purchè non si degeneri nel grottesco , ci può stare”.
In che senso?
“Il marziano e l’ astronauta danno e rendono l’ immagine dell’ infinito, dello spazio e del tempo di Dio. Non vorrei però che tutto questo diventasse una provocazione. Ecco, la provocazione va contro l’ eleganza”.
In alcuni presepi sono comparsi bue e asinello con mascherina…
” La parola chiave in queste cose è prudenza. La tradizione è bella, discostarsi è lecito, purchè queste variazioni siano fatte con tatto, grabo e senso della prudenza senza eccedere. Insomma, io un marziano nel presepe ce lo metterei, a condizione che sia uno. Bisogna evitare di scivolare nel grottesco”.
Bruno Volpe
Questo presepe è un pugno nello stomaco… Altro che arte moderna! I pastori, quelli veri, sarebbero scapati via subito nel vedere una scena simile! In un tempo in cui la fede è messa a dura prova da tutte le parti ci si mette anche il vaticano. Non erano bastate le pachamama e gli animali proiettati su san Pietro… no, ci voleva anche questo obbrobrio! Che schifo…