di Jacopo Coghe
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Le parole del ministro Piantedosi, durante un recente Question time alla Camera, sono l’ennesima conferma di quale sia la legge italiana che tutti dobbiamo rispettare. Il supremo interesse del minore è solo quello di avere una mamma e un papà e di crescere con entrambi. Le trascrizioni anagrafiche dei “figli” di coppie gay, al contrario, legittimano l’eliminazione della madre o del padre e soprattutto la pratica aberrante e disumana dell’utero in affitto.
Ci aspettiamo dai sindaci in quanto pubblici ufficiali il pieno rispetto della legge italiana, anche dai “sindaci ribelli” che si sono dati appuntamento a Torino il prossimo 12 maggio, dove saremo presenti anche noi di Pro Vita & Famiglia per ribadire la necessità di tutelare i diritti di bambini, donne e famiglie.
* Portavoce di Pro Vita & Famiglia Onlus