” Non voglio polemizzare col sindaco di Bari e Presidente Anci, ma il dpcm Draghi dice esattamente cose diverse. Non favorisce la movida rispetto alle scuole”: suor Anna Monia Alfieri, marcellina, salentina, una della più autorevoli esperte di scuola in Italia dissente dal Presidente Anci Antonio Decaro e apprezza il dpcm Draghi.
Suor Monia, il sindaco di Bari Decaro, ma soprattutto presidente Anci, ha detto che il dpcm Draghi favorisce la movida e lascia chiuse le scuole…
” Dissento da Decaro: Il dpcm Draghi che rispetto al governo precedente ha finalmente seguito un saggio criterio di concertazione, afferma ben altro principio”.
Cioè?
” Lascia a sindaci e presidenti di regione la facoltà di chiudere in presenza ove si raggiunga un numero di 250 contagi su 100.000 esaminati. Ma è un può, non deve, una facoltà. Io apprezzo il governo Draghi che ha gente competente e l’imperativo specifico di fare ripartire come è giusto la scuola in sicurezza. Bisognerebbe seguire da questo punto di vista il criterio adottato in Lombardia con le vaccinazioni”.
In Puglia ad esempio si è agito quasi sempre con la dad…
” In Puglia a scuola non si va da un anno e regna una confusione totale. Emiliano in campagna elettorale aveva promesso un tavolo di concertazione che non c’è stato, i sindacati stessi lo hanno invocato senza successo”.
Che ripercussioni si stanno verificando sugli studenti?
” Gravissime, specie in tema di abbandono scolastico. Il Covid ha favorito la dispersione scolastica che è pari al 13, 5 per cento rispetto al dieci europeo, al sud Italia tocca il 27″.
Quali SONO i limiti della dad?
” Comprendo la tutela della salute, ma a mio avviso la dad è violativa delle pari opportunità e dei principi di uguaglianza e diritto allo studio previsti dalla Costituzione. Ci sono parti del territorio dove la linea internet non arriva o arriva male, famiglie che non possono procurarsi un computer o non ne hanno i mezzi. Che facciamo lasciano indietro questa popolazione””.
Soddisfatta del governo Draghi?
” Sin qui è positivo il giudizio”.
Bruno Volpe