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Il Vangelo di Mercoledì 21 giugno 2023
Dal vangelo secondo Matteo 5,43-48

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«State attenti a non praticare la vostra giustizia davanti agli uomini per essere ammirati da loro, altrimenti non c’è ricompensa per voi presso il Padre vostro che è nei cieli.
Dunque, quando fai l’elemosina, non suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipocriti nelle sinagoghe e nelle strade, per essere lodati dalla gente. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, mentre tu fai l’elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra, perché la tua elemosina resti nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
E quando pregate, non siate simili agli ipocriti che, nelle sinagoghe e negli angoli delle piazze, amano pregare stando ritti, per essere visti dalla gente. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, quando tu preghi, entra nella tua camera, chiudi la porta e prega il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
E quando digiunate, non diventate malinconici come gli ipocriti, che assumono un’aria disfatta per far vedere agli altri che digiunano. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, quando tu digiuni, profùmati la testa e làvati il volto, perché la gente non veda che tu digiuni, ma solo il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà».

COMMENTO DI DON RUGGERO GORLETTI

Il Signore non ci chiede di tenere nascosta la nostra fede, quasi vergognandosi di essa. Anzi, spesso e volentieri nel Vangelo ci chiede di darne testimonianza. In questo brano ci viene chiesto di non fare il bene per essere lodati dagli uomini, di non mettere in cima ai nostri pensieri il desiderio di piacere agli uomini. Quel che dobbiamo cercare, nella nostra vita, è di piacere a Dio. Avere una buona fama in questo mondo è cosa giusta, ci rende credibili, e nel limite del possibile è bene mantenerla. Talvolta però sembra che noi teniamo più al giudizio degli uomini che a quello di Dio. e questa è davvero una cosa senza senso: non dobbiamo mai dimenticare che al termine della nostra vita non saranno gli uomini a giudicarci, ma sarà Dio.

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