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stramare“Amoris Laetitia? Testo confuso, necessari chiarimenti. Legittimi i Dubia.”Lo sostiene in questa intervista a La Fede Quotidiana don Tarcisio Stramare, teologo, oblato Giuseppino.

Padre Stramare, Amoris Laetitia suscita pareri contrastanti  sul capitolo 8. Qual è la sua idea?

” Effettivamente si presta ad interpretazioni divergenti e diverse, lontane da qual sano criterio  della Chiesa secondo il quale  i documenti devono essere ispirati alla logica del sì- sì o no- no”.

Quale la causa?

” Penso che sia un documento certamente ispirato a buone intenzioni, ma frutto di sintesi e di compromesso  e come tale ha una certa ambiguità di fondo che si presta ad interpretazioni e prassi diverse. Penso che i reali problemi siano sia per i confessori che per gli stessi penitenti”.

Perchè?

” Detto che Amoris Laetitia è frutto di un compromesso dovuto adun Sinodo non unanime,  sostengo che i confessori non sempre sanno come regolarsi. In quanto ai penitenti possiamo trovare, anzi è successo, che casi uguali siano trattati in modo differente da luogo a luogo, a seconda della rigidità o meno del confessore. La confusione derivante da Amoris Laetitia è forse figlia di un modo di fare che predilige la pastorale alla dottrina e alle norme del diritto canonico”.

Ben 4 cardinali hanno avanzato Dubia…

” Non vedo alcun motivo di scandalo o di indignazione ed è lecito chiedere chiarimenti su aspetti dottrinali e penso che sia  bene rispondere. Ritengo che il Papa lo farà. E’ necessario un chiarimento interpretativo. Il problema  esiste, inutile far finta di no”.

Esiste confusione nella Chiesa oggi?

” Questo Papa,  che io apprezzo,  guarda alla persone più che al diritto o alla dottrina. Io ritengo che esista una certa confusione dottrinale  in questo momento storico e possiamo parlare di una situazione  insidiosa”.

Papa Francesco ha voluto un Sinodo sulla misericordia, categoria che da sempre è al centro del suo Magistero…

” Fa sicuramente bene a rimarcare il valore della misericordia, ma trovo che al momento vi sia in tanti esponenti un eccesso di misericordismo. la Chiesa è madre, ma non dimentichiamo che assieme alla madre è bene far capire il ruolo del padre. Accanto al perdono materno bisogna associare la giustizia paterna, far comprendere  la gravità del peccato e la necessità di ripararvi. A volte del peccato si parla poco e bisognerebbe  richiamarlo maggiormente. Con questo sistema rischiamo di rovinare tutto facendo intendere che alla fine  si aggiusta tutto. Manca quel tradizionale et- et cattolico”.

Un telegramma su Amoris Letitia?

” La reputo figlia un lodevole afflato pastorale, ma pericolosa ed insidiosa nella prassi. E’ opportuno dare dei chiarimenti”.

Bruno Volpe

4 pensiero su “Il teologo Stramare: “Francesco guarda alle persone più che alla dottrina””
  1. I blame Vatican II. Catholicism was always known for its clear articulation of doctrine and the fruits of its pastoral work were evident though the high degree of religious practice, Catholic institutions, and numerous vocations to the priesthood and religious life. Now all we do is hang on for dear life after 50 years of decline and try to anesthetize ourselves by repeating catch phrases such as “New Evangekization”.

  2. il padre Stramare, da religioso, deve essere diplomatico. Io, da laico, sono oggettivamente più libero, e quindi dico – sia pur con dispiacere – che dissento da Stramare quando afferma che che Francesco “guarda più alle persone che alla dottrina”. Secondo me Francesco le persone non riesce a vederle proprio, perché è accecato dall’ideologia situazionista-modernista che ha scelto convintamente di abbracciare. A me, quelli per cui mi dispiace di più sono i nostri fratelli divorziati risposati, che Francesco, con i suoi errori perniciosi che sono ormai sotto gli occhi di chiunque voglia vedere

    http://www.corrispondenzaromana.it/lesortazione-apostolica-amoris-laetitia-una-critica-teologica/

    mette ancor di più su una strada pericolosissima. Comunque, questa pericolosa storia infinita sta durando fin troppo, sta marcendo. Mi auguro che, a anno nuovo dopo Epifania, si possa chiarire definitivamente.

    1. Corrispondenza Romana, ovvero il sito criptosedevacantista? Non il miglior pulpito dal quale rilasciare patenti di dottrina. Il Papa è il Papa, la Tradizione si incarna in lui, da Cristo ha il potere di legare e sciogliere in dottrina e morale. Stavolta ha sciolto. Anche io preferirei avesse mantenuto tutto come prima, ma il Vicario del Sovrano è lui.

      1. Il Papa ha il potere di sciogliere e legare nell’ambito della Parola di Dio e della Sacra Tradizione. Non è un potere assoluto. Come Successore di Pietro ha ricevuto da Dio il compito di custodire il Deposito della Fede e di interpretare la Sacra Dottrina esplicitandola nel medesimo senso tramandato dalla Tradizione, e non contro di essa. Il Papa non può essere un novatore. Se il Figlio di Dio, insegnando sul matrimonio sacramentale, ha detto chiaramente che chi ripudia la propria moglie o il proprio marito commette adulterio, il Suo Vicario sulla terra non può innovare e fare diversamente.

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