“Il silenzio di Papa Francesco sui marò , su Asia Bibi e forse su Regeni è ormai assordante . Il caso di Girone e Latorre è stato ed è gestito male a tutti i livelli, con superficialità e approssimazion. Posso parlare di una collezione di incapacità”. ecco gli affondo del noto giornalista Mediaset Toni Capuozzo, che sui marò hai scritto un intrigante libro dal titolo “Il segreto dei marò”, edito da Mursia.
Capuozzo qual è il suo pensiero sull’intero caso dei due marò?
“Trovo sconcertante il modo con il quale questa vicenda è stata ed è trattata. Siamo davanti a tanta lentezza e ad una collana di incapacità da parte di tutti. Ciascuno ha la sua brava dose di colpa. Parlo della politica, ma anche della magistratura”.
Perchè la magistratura?
” Visto che i due sono indagati per omicidio, si poteva procere tempestivamente al ritiro del passaporto e allora nessuno sarebbe tornato in India, nonostante la politica. Perchè i magistrati non sono intervenuti? Anche gli intellettuali nella loro maggioranza tacciono, persino il Papa, il suo silenzio è assordante come lo è per Asia Bibi e forse Regeni. Si diceva che la soluzione sarebbe potuta arrivare in quattro giorni e invece i due patiscono una sorta di carcerazione preventiva che va oltre la violazione dei diritti umani”.
Da che cosa dipende questo?
” Dal fatto che i marò sono sacrificati sull’ altare degli affari economici con l’india che hanno avuto la precedenza”.
Lei ha parlato del silenzio del Papa, perchè?
“Bergoglio disserta sempre di tutto ed è molto determinato, ma non ricordo parole nette sui marò e una forte presa di posizione per Asia Bibi e lo stesso Regeni.”.
Papa Francesco e l’ Islam. La convince la sua posizione sui migranti?
” No. Io in generale lo apprezzo, ma su questo tema dissento. Indubbiamente ci sono delle esigenze pastoriali che lui segue, ma ci si dimentica con facilità dei tanti veri poveri italiani che soffrono quanto e forse più dei migranti. E’ un errore . Pagare vitto e alloggio a chi viene da fuori e tralasciare i moltissimi bisognosi di casa nostra non è saggio e crea un’ antipatica guerra tra poveri”.
Che cosa vede in questo atteggiamento del Papa?
” Un pizzico di demagogia e di populismo non realista e non prudente, mancanza di pragmatismo. Di questo passo l’ Italia, e forse la stessa Europa, rischiano di divenire una sorta di secondo Islam, di essere islamizzate anche in via demografica, oltre che culturale. Poco alla volta nel nome di un falso dialogo, noto un cedimento su tante cose, penso ai simboli religiosi comeaii canti del Natale o la copertura a Roma delle statue per non urtare la suscettibilità del visitatore islamico. Dal Papa mi attendo parole chiare su Asia Bibi e non le sento. Idem sui marò”.
Su Regeni?
“Anche, ma probabilmente qui tace o mantiene prudenza, per la difesa dei copti in Egitto”.
Le piace Papa Francesco?
“Concordo su quasi tutto, ma dissento sulla immigrazione e sul dialogo con l’ islam. Del resto, credo che per la sua stessa provenienza geografica di Islam sappia poco “.
E Ratzinger?
“Un colosso. Un Papa che ha fatto e fa la storia, il suo discorso di Ratisbona sull’ Islam andrebbe incorniciato e studiato nelle scuole”.
Bruno Volpe