“ Sono vivo grazie a Padre Pio. E’ la prima volta che lo racconto. Padre Pio è sempre presente in tutta la mia vita, così come Casa Solievo della Sofferenza.” Lo dice il cantautore Tony Santagata, nato a Sant’ Agata vicino Foggia, al secolo Antonio Morese. Santagata ha dedicato al santo una opera intera dal titolo Padre Pio Santo della Speranza e una canzone Padre Pio ho bisogno di te, diventata inno ufficiale del Gruppi di Preghiera.
Santagata, la sua vita è strettamente intrecciata a Padre Pio…
“ Vero. Sin da giovane, ho avuto la fortuna di conoscerlo e di frequentarlo. Pensi che egli predisse che avrei fatto il cantante. I miei genitori volevano che facessi l’avvocato, io ero affascinato dal mondo delle note. Andai da Padre Pio e ne parlai con lui. Il santo mi disse: studia ragazzo, ma alla fine farai il cantante perchè hai la capa tosta (testa dura). Però scriverai canzoni di Dio”.
E infatti lei ha scritto una opera intera che parla di cose sacre e la canzone ufficiale dei Gruppi di Preghiera. Padre Pio la ha anche aiutata in un momento difficile della sua vita, lo racconti..
“ Quando ricordo quell’episodio divento triste. Mia moglie soffriva a suo tempo di un male molto brutto poi tutto è andato bene grazie a Dio. Ci rivolgemmo ad un medico di altra regione per un intervento chirurgico disperato anche se ci dava poche possibilità e parlava di alto rischio. Una volta in viaggio con la macchina assieme a mia moglie, al posto di proseguire verso Roma decidemmo di andare a San Giovanni Rotondo per una preghiera sulla tomba di Padre Pio. Finita la visita, uscimmo. Mentre ero ancora rivolto al convento per un ultimo saluto al frate, sentii una mano battere sulla mia spalla e un uomo che non conoscevo, mi disse che a Casa Sollievo mi aspettava il professor Graziano Pretto che mi era a quel tempo sconosciuto. Nemmeno il tempo di capire e lo sconosciuto sparì . Andammo così all’Ospedale Casa Sollievo e al gabbiotto di ingresso il custode, con mia sorpresa, mi disse che il professor Pretto mi aspettava, eppure non avevo fissato appuntamento con lui . Questo grande medico dopo la visita mi disse di cambiare destinazione, andai da altro dottore e tutto filò giusto per mia moglie”.
Ma esiste anche un altro importante episodio che non ha mai raccontato, un pauroso incidente di auto…
“ Un giorno ero alla guida della mia auto da Manfredonia verso San Giovanni Rotondo. Mi distrassi e dopo una curva presa male, l’automobile sbandò e finii in un burrone molto alto nei pressi di San Giovanni Rotondo. La macchina si capovolse varie volte. Mentre cadevo, invocai Padre Pio e mi apparse. Con grande stupore, non mi sono fatto neanche un graffio e la macchina neanche. La sera feci regolarmente il concerto che avrei dovuto tenere a Manfredonia con le gambe molli e fu un successo, davanti a 30.000 persone”.
Cosa pensa della Casa Sollievo della Sofferenza?
“ Una grandissima opera di Padre Pio, l’esempio lampante di come egli sia stato immenso. Un ospedale di straripante umanità e professionalità al servizio dei poveri. Il volto della misericordia del santo”.
Bruno Volpe