Importanti media Usa negli ultimi tempi martellano sulle condotte definite immorali e di copertura di scandali nei riguardi dei cardiani McCarrik e Dziwisz, passando o ripassando dal caso del fondatore dei Legionari di Cristo, Masiel. Vi è tuttavia chi legge le severe critiche al cardinale polacco Stanislaw Dziwisz, storico segretario di Giovanni Paolo II, come un attacco al santo Papa polacco.
Abbiamo chiesto il parere di due ottimi giornalisti vaticanisti, Marco Tosatti, che ha creato con successo il sito Stilum Curiae e Saverio Gaeta, scrittore di fama, che a Giovanni Paolo II ha decicato approfonditi studi.
Partiamo da Tosatti: ” Giovanni Paolo II è stato molto amato sia dal mondo cattolico, che da ampi settori della Chiesa, tuttavia, è stato anche odiato dentro la Chiesa ed oggi chi a quel tempo non ha avuto la forza o la possibilità di attaccarlo, lo fa adesso. In un certo senso, visto il legame stretto con Benedetto XVI, è anche una specie di linciaggio a Ratzinger. Vi è l’ intento in qualcuno di cancellare Giovanni Paolo II e la sua eredità screditandolo. E’ da sette anni che accade questo, dall’ inizio dell’ attuale pontificato e non mi pare casuale. Penso che dia fastidio la sua fermezza nel Magistero cattolico, la difesa di valori come la famiglia naturale fondata su uomo e donna, il rigore sulla sessualità, punti che sono ostici all’ attuale pontificato”.
Saverio Gaeta: ” Penso che al momento non sia chiara la distinzione tra santità e la sua dichiarazione ed atti di governo nella e della Chiesa. In poche parole se si accerta che in un Papa vi è stata la reale volontà di andare contro le regole, allora è giusto avviare un processo. Ma se si tratta di atti di collaboratori, bisogna capire se questi atti erano o meno conosciuti dal Papa e da quanto ne so, dai miei studi, questa eventualità non esiste. Del resto, i fatti per i quali si fa clamore sono avvenuti quando la salute di Giovanni Paolo II era malferma. Bisognarebbe al massimo valutare se e chi ha commesso irregolarità tra i collaboratori, però questo non riguarda la figura di Giovanni Paolo II. Ritengo che sia in atto un’ offensiva non tanto nei riguardi delle persona, ma verso la dottrina di sempre della Chiesa cattolica. Giovanni Paolo II ha condotto una battaglia contro il male del relativismo etico e probabilmente questo infastidisce. Non meravigliamoci più di tanto, progetti del genere sono stati fatti anche contro Paolo VI e Pio XII”.
Bruno Volpe