Tre sacerdoti gesuiti del Cile, i padri Eduardo Silva (che è addirittura il rettore della Universidad Alberto Hurtado), Paul Walker e John Christopher Beytia, si sono espressi a favore del riconoscimento delle unioni omosessuali non solo in ambito civile, ma anche nella Chiesa.
«Una coppia gay è una famiglia», hanno dichiarato, «come un luogo di crescita, naturalmente». Inoltre aggiungono: «dobbiamo fare uno sforzo enorme e un dialogo molto tranquillo, […] per l’inclusione dei cittadini che richiedono diverse forme di famiglia […] Come Chiesa dobbiamo prendere atto dell’esistenza di una varietà di tipo familiare, e sono tutti “parte di Dio”».
A proposito delle adozioni per i gay sostengono che la Chiesa «deve favorire il bene dei figli» ma sulle coppie gay si deve «sospendere il giudizio, perché non abbiamo dati su di loro».
Matteo Orlando
Della serie: al peggio non c’è mai fine….
Se gli auspici dei tre cileni si dovessero realmente realizzare,sono certa che abbandonerei la Chiesa Cattolica e Dio sarebbe dalla mia parte….
Mi chiedo: San Paolo era un bugiardo? La distruzione di Sodoma e Gomorra è una favoletta allegorica? E quand’anche fosse un ‘allegoria, non manifesterebbe il pensiero di Dio riguardo ai sodomiti? O per millenni siamo stati ingannati?
Per quanto mi riguarda, le risposte a questi quesiti sono chiare, mentre non posso dire la stessa cosa per i tre gesuiti cileni che, a quanto pare, hanno scelto la “via della mano sinistra”…….
“6. Chi invece scandalizza anche uno solo di questi piccoli che credono in me, sarebbe meglio per lui che gli fosse appesa al collo una macina girata da asino, e fosse gettato negli abissi del mare. 7 Guai al mondo per gli scandali! È inevitabile che avvengano scandali, ma guai all’uomo per colpa del quale avviene lo scandalo!” (Mt 18,6-7)