Il cardinale Vincent Nichols, arcivescovo di Westminster e capo dei vescovi cattolici di Inghilterra e Galles, secondo alcune bene informate fonti romane è in pole position per ottenere l’incarico della guida del nuovo dicastero del Vaticano sul Laicato, Famiglia e Vita, un dicastero, annunciato nel mese di ottobre da Papa Francesco, che sostituirà il Pontificio Consiglio per i Laici e il Pontificio Consiglio per la Famiglia.
Le polemiche, specie in ambito anglofono, che sono nate sul nome di questo cardinale riguardano le sue dichiarazioni sull’omosessualità. Nel luglio 2010, infatti, sulla BBC, alla domanda se la Chiesa cattolica stava per dar prova di flessibilità sulle unioni gay, aveva tentennato e detto: “Non lo so. Chi sa quale sarà la strada?”.
Nel settembre dello stesso anno, a Nichols era stato chiesto se la Chiesa avrebbe cambiato i suoi insegnamenti sul partenariato gay e il cardinale aveva offerto una risposta ambigua: “Non lo so… La tradizione dice che la sessualità umana è l’espressione di totale donazione di sé nella fedeltà in un modo che è aperto alla creazione di una nuova vita. È un alto ideale e anche duro. Non sono sicuro che molte persone hanno mai osservato nella sua totalità questo ideale, ma non voglio dire che non ha senso”. Durante un’intervista nello stesso mese sulla BBC, aveva sostenuto che come Chiesa “abbiamo riconosciuto che nel diritto inglese ci potrebbe essere uno spazio per coloro che non vivono le condizioni del matrimonio”.
Il cardinale Nichols è anche Presidente della Marriage Care, un’organizzazione che fornisce consulenza matrimoniale. Il suo presidente, Terry Prendergast, a proposito delle coppie dello stesso sesso aveva rivelato di aver dato aiuto a coppie di omosessuali visto che “il nostro obiettivo principale è quello di sostenere i partenariati d’amore”.
Matteo Orlando
che ne pensa di questo papa?