La Villanova University di Radnor Township (a nord ovest di Philadelphia), sta creando una classe dove, dal prossimo autunno si terranno lezioni dal titolo “Il razzismo nella Chiesa cattolica”.
La notizia che un’università cattolica si appresta ad offrire un corso sulla presunta storia razzista della Chiesa cattolica, naturalmente, ha creato scalpore nel mondo universitario cattolico americano, in particolare in quello fedele alla tradizione della Chiesa. Una descrizione del corso sostiene che la “Church has operated as an instrument of not racial unity and justice but racial segregation and white supremacy”.
Per tale motivo l’obiettivo della classe, secondo l’università, è quello di “potenziare” gli studenti per lavorare su soluzioni del “problema teologico della supremazia bianca”. Il corso verrà offerto dal Centro per la Pace e la Giustizia – che organizza anche altri classi che includono insegnamenti su “Etica ambientale”, “Pensiero cattolico sociale” e “Dottrina Sociale della Chiesa e del mercato globale” – e dal dipartimento di teologia dell’università, la cui descrizione del corso afferma che la Chiesa “si arrese alla supremazia bianca”.
Il corso sarà tenuto dalla dottoressa Kathleen Grimes che, nella sua breve biografia, afferma di interessarsi nei suoi studi accademici “alle teologie della liberazione, richiamando l’attenzione alla presenza pervasiva della supremazia bianca nella Chiesa cattolica e nell’etica sessuale”. Questa non è la prima volta che l’università di Villanova crea scandalo con i suoi corsi.
Nel 2012 il collegio voleva offrire dei laboratori per i diritti dei gay organizzati dall’attivista Tim Miller. Dopo che fu sollevato il caso, i dirigenti universitari annullarono l’evento. I gruppi americani che hanno protestato contro l’iniziativa che comincerà in autunno si augurano una medesima conclusione.
Matteo Orlando