Un libro nato quasi per… caso e sicuramente per volontà altrui. E’ il singolare e bel caso di “Un uomo aveva due figli”, scritto da padre Alessandro Amapani, teologo, filosofo e sacerdote nella diocesi di Altamura- Gravina- Acquaviva. Il testo, davvero molto intrigante, é una bella ed ampia riflessione sulla parabola del padre misericordioso (meglio nota come racconto del “figliol prodigo”).
Il testo, dicevamo, é nato per caso. “Come ogni mercoledì ho tenuto in parrocchia la mia catechesi sulla lettura della domenica. I presenti registrano e poi sbobinano. Ho ascoltato ed ho voluto approfondire il testo con ulteriori riflessioni, che ho inviato ad un mio amico, il noto biblista e teologo Paolo Curtaz. Senza dirmi nulla, egli le ha girate all’editore San Paolo, che con amabilità, ma fermamente, mi ha quasi obbligato a pubblicare. Dunque ecco il libro”. Il libro si sta rivelando un successo editoriale: è in testa alle classifiche nei libri religiosi.
Il tema trattato é la infinita misericordia del Padre della parabola nei confronti del figlio che ha dissipato tutto: “effettivamente – conferma don Alessandro – è una bella e simpatica combinazione. La Parabola che ho trattato indica un Padre di straordinaria misericordia che dimentica tutto, perdona e corre verso il figlio che ha dissipato tutti i beni e sa perdonare. Il perdono,dunque, é il punto centrale di questa parabola e della mia riflessione.Oggi abbiamo bisogno del perdono. Ma questo atteggiamento, non facile, deve partire dal cuore. Si riesce a perdonare prima di tutto imparando a perdonare sè stessi. Il Vangelo, giova ricordarlo, é vita vissuta e dunque non indulge alla morale o peggio ancora al moralismo sterile. Io sarò capace di rimettere i peccati all’ altro solo se riconosco prima di tutto i miei e comprendo di aver sperimentato la misericordia di Dio”.
Bruno Volpe