Sono numerose le iniziative in tutta Italia che saranno organizzate per contrastare spiritualmente Halloween, il capodanno satanico. Padre Piero Riggi, sacerdote della Parrocchia Santa Croce di Caltanissetta, ha organizzato una Santa Messa alle ore 3 della notte per contrastare i sacrilegi, le messe nere e i sacrifici animali e umani che verranno fatti la notte di Halloween. Anche i Templari Cattolici Italiani saranno uniti in preghiera per contrastare Satana. Numerosi cattolici sul web, sui social network si uniranno spiritualmente per pregare.
Don Ermes Macchioni, esorcista della diocesi di Reggio Emilia, dalle pagine online de “La Libertà”, settimanale cattolico reggiano, scrive che Halloween non è solo «un fatto sociologico ma un evento spirituale partecipando al quale, anche solo passivamente, cioè per moda, si commetterebbe un peccato d’idolatria. Poiché si renderebbe comunque un’adorazione implicita a satana, aderendo alla festa magica di quella notte. Noi battezzati amiamo e teniamo dentro un altro tipo di Speranza, che sgorga come Sorgente perenne da un Sepolcro trovato vuoto, in un’alba di splendore accecante, l’Alba Pasquale». «Nelle indicazioni per allestire il posto dove vivere il rituale della vigilia di Halloween – scrive ancora il sacerdote nel suo commento – si parla di “decorare e drappeggiare”, di “canti, musiche, recitativi… che si ispirino tutti alla morte, agli spiriti, ai fantasmi e alla magia, anche se non devono essere privi di toni di conforto e piacevolezza”». Non solo, prosegue Macchioni citando le antiche indicazioni per celebrare la festa: «Sull’altare va collocato, fra gli strumenti necessari, anche un elmo cornuto o qualcosa che bene rappresenti questo concetto. Chi rappresenta codesto elmo cornuto? Ecco poi la preghiera: “Con questo, nella santa vigilia di Samhain, ti concedo il dominio e il potere, o Grande Cornuto, Dio dei regni tenebrosi”. Sorprendente è ancora questa catechesi al contrario: “La vigilia di Ognissanti i defunti uscivano dai sepolcri, per tornare ancora una volta con gli amici di un tempo a godere il tepore, il conforto e la gioia dell’amicizia. Che tutti quanti siano felici felici e colmi di gioia. Danziamo dunque e stiamo felici per tutti i nostri fratelli che hanno già varcato la soglia… proprio come accade oggi”». Ed ecco, infine, l’invito alle famiglie reggiane per non cadere nelle braccia del demonio: «Tenete a casa i vostri figli quella notte, perché, anche senza volerlo e a loro insaputa, gioirebbero e danzerebbero per il Grande Cornuto, che appunto è… un cornuto, e che non può salvarli. Portateli in chiesa l’indomani, Giorno dei Santi… per essere abbracciati da essi, e custoditi da queste frottole spirituali e di moda, che purtroppo non sono mai innocue. Anche se non si vorrebbe»