A nome mio personale e di tutta l’associazione Medici Cattolici che rappresento desidero rivolgerle un sentito e doveroso ringraziamento per il suo impegno e per la sua azione politica riguardo al delicatissimo tema della maternita’ surrogata e alla irrispettosa pratica dell’utero in affitto”.
E’ quanto scrive il prof. Filippo Maria Boscia, presidente nazionale dell’Associazione Medici Cattolici Italiani, in una lettera inviata oggi al ministro della Salute, on. Beatrice Lorenzin.
“Noi medici cattolici vogliamo essere dalla parte dei piu’ piccoli, dalla parte dei bambini che non hanno sufficiente voce per essere ascoltati. Questi involontari protagonisti delle tecnologie riproduttive non sono mai stati al centro dei tanti assurdi e perversi dibattiti, tutti tesi a trasformare desideri in diritti. – aggiunge il prof. Boscia – I bimbi sono soggetti d’azione e non oggetti di acquisto o sfruttamento, ne’ possono essere privati del fondamentale legame gestazionale. Di fatto ogni deriva commerciale della Procreazione Medicalmente Assistita trasfigura e trasforma la riproduzione umana in vera e propria produzione, compiendosi cosi’ un dissennato delitto contro l’umanita’”.
“La “gestazione per altri” rompe ogni benefico e naturale legame biologico e determina una grande e profonda ferita sul delicato registro neurosensoriale dell’embrione, cosi’ materializzato e cosificato – si legge ancora nella lettera – . Chi afferma oggi l’inesistenza di questa etologica sensibilita’, proponendosi come supponente scienziato, non puo’ con la sua arroganza rompere e violare innegabili e prioritari diritti di natura etica, intimi e delicati, infrangendo anche le complesse e complementari armonie biologiche del nostro corpo”.
“Le siamo grati perche’ le sue dichiarazioni aprono nuovi orizzonti di dialogo, nel tentativo di sfuggire alle trappole del pregiudizio, delle ideologie, dell’intolleranza e dell’opposizione. Le siamo accanto per guardare con fiducia e attenzione agli sviluppi della scienza, e lo facciamo senza alcuna demonizzazione, senza mai disgiungerci dall’assoluto rispetto per la dignita’ della vita “, continua il presidente dei medici cattolici”, che sottolinea:
“Siamo con lei per dare rilievo alla ricerca, a quella sanitaria e a quella psico-pedagogica e sociale, non per fare chiacchiere demagogiche, ma per sottolineare che le grandi e positive frontiere scientifiche diventano ancora piu’ nobili, se attente al destino del mondo e dell’uomo che lo abita”.
“Grazie per aver sostenuto l’armonia del nascere, quell’armonica complementarieta’ che vede la donna, la madre fecondata, aprirsi alla vita “nel nome del Padre e nel nome della Madre”, nome che si proietta sul piu’ piccolo dei piccoli, l’embrione”, conclude la lettera