Monsignor Juan Rubén Martínez, vescovo di Posadas (Argentina) ha messo in guardia i connazionali di Papa Francesco, dai fenomeni molto diffusi nel paese sudamericano come la Nueva Era, l’esoterismo, la pseudo-psicologia. “Così come accadeva ai tempi di Gesù, anche ora troviamo un’invasione di proposte religiose che prendono gli aspetti della fede cristiana e li mescolano con l’esoterico, l’occulto, la magia, la pseudo-psicologia, la ciarlataneria o le “scienza alternativa””, spiega Martínez, senza crearsi problemi nel farsi denominare ancora “cristiano” o “cattolico”.
Spesso, continua mons. Martínez, “troviamo alcuni che si manifestano cristiani ma ignoriamo la centralità della risurrezione per la fede, credono nella reincarnazione” ignari “del fatto che la reincarnazione non è compatibile con la rivelazione cristiana e la risurrezione”. Altri, continua il vescovo, “usano erroneamente il nome ‘ecumenismo’ o ‘spirito ampio’ per accettare qualsiasi proposta superstiziosa o sincretistica”. L’ecumenismo è un modo molto importante di comunione voluta da Dio e che i cristiani hanno iniziato a vivere, ma non è un provare una mera unificazione mescolando tutto, bensì cercare la verità e l’approfondimento del mistero di Dio. Si tratta di una delle grandi sfide per i cristiani”.
Molti però, sottolinea il vescovo, “confondono l’eclettismo con l’ecumenismo”. La New Age poi è un “fenomeno culturale postmoderna, si riferisce alla religione, ma la svuolta della trascendenza, e quindi non credere nella vita eterna e nella meno ancora nella risurrezione”. “Tutto questo fa sì che il Popolo di Dio entri in confusione e chieda di mettere tutto in un unico pacchetto: la fede cattolica, esseri extraterrestri e le stelle, fiori di Bach, reincarnazione, l’invocazione di entità misteriose, il culto della dea Gaia. Ultimamente anche celebrazioni legate alla stregoneria”.
I cristiani, conclude mons. Martínez, “sono convinti che Cristo è il Signore della storia e che in Lui troviamo tutte le nostre risposte. La resurrezione del Signore è una questione centrale per i cristiani. Essa deve permeare la nostra vita quotidiana e sostenerci nella speranza. Per questa certezza, anche in il mezzo a tanta incertezza e confusione nel nostro tempo, noi siamo sicuri che alla fine vincera la vita sulla morte”.
Matteo Orlando