“Non si usi mai la religione quale mezzo di distruzione, sarebbe una bestemmia.” Lo dice in questa intervista a La Fede Quotidiana monsignor Angelo Spina, vescovo di Sulmona- Vulva. Fabrizia Di Lorenzo, l’italiana coinvolta nella orribile strage di Berlino, infatti, appartiene alla sua diocesi.
Eccellenza, la sua comunità è stata duramente colpita. Da vescovo che cosa dice?
” Qui non si tratta di essere vescovo o no. Davanti al mistero del male si interroga l’uomo, credente o non credente. Sono certamente vicino alla famiglia che conosco, brava gente, persone perbene e buone oggi in grande sofferenza. Siamo alla barbarie”.
Investire gente inerme con un camion al mercatino di Natale, perchè?
” Non esiste una spiegazione razionale, non è possibile o pensabile utilizzare Dio e la religione come arma di distruzione, è una bestemmia. Purtroppo accade, quando si cade nel fanatismo e nell’ estremismo”.
Che risposta bisogna dare?
” Indubbiamente a caldo, se colpiti da vicino, la risposta diventa emotiva o peggio ancora di vendetta. Ma non sia mai così. Il Papa ci invita giustamente ad essere costruttori di ponti e mai di muri e la sola maniera di replicare alla violenza e a questo impazzimento è la logica dell’ amore e della tolleranza, doti tipiche del cristiano. Vendetta e violenza non portano da nessuna parte, in ogni uomo bisogna sempre e solo vedere il volto di Dio”.
Eppure il terrorismo islamico continua a mietere vittime innocenti…
” Occorre essere fermi e chiari nel dire di no e condannare la violenza e il terrore. La soluzione ai problemi non siano mai violenza e attentati e chi fa questo oltraggia Dio. Da parte di tutti ci sia il rispetto della sacralità della vita e dell’ uomo nel quale vedere il volto di Dio”.
Assieme a Fabrizia merita una citazione il povero autista polacco del camion che ha lottato per evitare la strage ed è stato assassinato…
“Anche lui un eroe silenzioso e una vittima. E’ morto guadagnandosi onestamente il pane. Non è possibile lasciare cari e famiglia mentre si lavora o si va al mercatino di Natale”.
Uno dei presunti terroristi era entrato in Italia da Lampedusa, torna il tema immigrazione…
” Non possiamo dire sicuramente che tutti i migranti sono terroristi e l’accoglienza è cosa giusta. Tuttavia, davanti ad un fenomeno così globalizzato come il terrore, occorre avere prudenza e vigilanza, controllare chi entra da noi indentificandolo per evitare brutte sorprese. Occorre anche usare cautela”.
Bruno Volpe