«Se sei evangelica e vai a parlare di Dio, ti rispettano. Ma quando dico che sono cattolica, le persone si spaventano, perché sembra che i cattolici siano più riservati». Juliana Gomes dos Santos, atleta brasiliana che, a Toronto (Canada), nell’ambito dei Giochi Panamericani, ha recentemente vinto la medaglia d’oro nella specialità dei 5.000 metri, dopo aver ricevuto la medaglia non ha esitato a esprimere la sua fede cattolica facendosi fotografare con la medaglia e un santo rosario in mano.
«La mia vittoria è venuto dalla grazia di Dio e il mio impegno verso il Signore non può mancare. Credo sia giusto mostrare la fede non solo nelle difficoltà, ma anche per le vittorie. Dio è in mezzo a noi. È difficile avere il coraggio di esprimere la nostra fede, ma non possiamo avere paura. È lui che ci dà la vittoria», ha detto Juliana, che proviene da una famiglia cattolica («mio padre aveva la fede e ci ha mostrato la via. Adesso sto cercando di fare lo stesso con mio figlio Miguel, che ha cominciato il catechismo. Voglio piantare il seme della Parola in lui, e andare, insieme a mio marito, il maratoneta Marilson Gomes dos Santos, tutti insieme alla santa messa») ed ha una grande devozione alla Vergine. «Quando ho dovuto lasciare a casa mio figlio Miguel ho pensato che una madre non può essere separarsi da suo figlio. Ho chiesto la consolazione di Maria per avere la stessa sua forza, quella che ha avuto ai piedi della croce. E lei non mi ha permesso di perdere la competizione».
Un’altra curiosità è legata agli alloggi per gli atleti che erano in un luogo isolato della città e non avevano la TV in camera. «Per tutto il periodo dei giochi ho seguito il consiglio di una mia sorella e pregavo, specialmente la Liturgia delle Ore. È bello percepire che le nostre preghiere sono ascoltate». Continuerò, ha concluso l’atleta, «con questo sport se Dio me lo permette, ma mi concentrerò soprattutto sull’essere una madre».
Maria Rocca