Don Ottorino Baronio, moderatore dell’unità pastorale ‘Beato Vincenzo Grossi’, che comprende le parrocchie di Vicomoscano, Casalbellotto, Fossacaprara e Quattrocase, come scrive La Provincia di Cremona, è stato “violentemente attacco da parte di una testata on-line dedicata al mondo gay (‘Gayburg’)” e poi, come diretta conseguenza, ha subito uno scherzo telefonico da Radio 24, in particolare dalla – a dir poco – volgare trasmissione ‘La Zanzara’, condotta da un tale Giuseppe Cruciani e dal giornalista David Parenzo.
La “colpa” di don Ottorino Baronio è stata quella di aver fatto il ministro di Dio. Infatti “l’imputazione” è stata quella di avere recitato nei giorni scorsi dei Santi Rosari (presso la chiesa di S. Pietro a Vicomoscano) per affidare a Dio la Famiglia formata dall’unione di un uomo e di una donna e per aver fatto un ‘rosario di riparazione’.
La locandina di presentazione del doppio appuntamento («Non possiamo rimanere in silenzio quando si vuole proporre ideologicamente la coppia uomo/uomo come modello di vita e di amore») ha scatenato le ire di Gayburg e poi della pessima trasmissione di Radio 24. Entrambi i mass media hanno accusato il sacerdote di “invitare i suoi parrocchiani a pregare contro i gay e contro il loro amore” e definendo “una vergogna” il rosario riparatore.
Mario Adinolfi sulla fanpage dell’avvocato Gianfranco Amato, segretario nazionale del ‘Popolo della Famiglia’, ha scritto:
“Don Ottorino Baronio è tra i sacerdoti che più si sono esposti in Italia nella testimonianza della Verità. Questo suo voler essere pastore coraggioso (e mai irrispettoso) l’ha portato all’attenzione dei media, attenzione peraltro mai da lui ricercata: non ha mai concesso interviste, limita in maniera davvero minimale la presenza sui social, non si registrano sue risposte indelicate a chicchessia. Semplicemente, ha fatto recitare qualche rosario a favore della famiglia e, elemento di oltraggio evidentemente per qualcuno, ha espresso anche qui sempre con moderazione amicizia e sostegno al Popolo della Famiglia. Quanto basta insomma per procurargli una gogna mediatica davvero immeritata e si sono dovuti inventare uno ‘scherzo’ (cioè una bastardata vigliacca) quelli della Zanzara e poi è arrivato il solito articolo indegno e sgrammaticato di quella testata della lobby Lgbt che dovrebbe essere chiusa per la modalità con cui esprime in ogni articolo un evidente immaginario sessuale perverso con espressioni sempre volgarissime e intrise di chiari problematiche necessitanti cure psichiatriche. Poi è arrivata la stampa locale e il cerchio si è chiuso. Don Ottorino non si è lamentato, non ha protestato. Rimane l’uomo semplice e il sacerdote coraggioso che è. Alla fine, con tutte le trappole che gli hanno teso, ha semplicemente affermato alcune verità ovvie per chi conosce il magistero della Chiesa (‘Non possiamo rimanere in silenzio quando si vuole proporre ideologicamente la coppia uomo/uomo come modello di vita e di amore’) e offerto una opinione che noi tutti condividiamo: ‘In una statistica nelle ultime elezioni si parlava delle percentuali cattolici che hanno votato Cinque Stelle, Lega e sinistra. Non si può votare questi partiti. Significa non avere la coscienza di essere cristiano’. Viva don Ottorino Baronio e guai a chi lo tocca“.
Penso che sia una specie di “attacco preventivo”: con la primavera e l’estate arrivano anche i gay pride, e lo scorso anno ha visto fortunatamente seguire processioni e rosari di riparazione in molte città d’Italia; dunque, ora hanno subito provato ad intimidirne uno. Ma non ci indimidiscono per niente…
Si cominci a predicare il rispetto e l’amore di Dio come Gesù ci ha insegnato. Non si parli della pagliuzza nell’occhio degli altri quando nell’occhio della Chiesa c’è una trave (e basta guardare i vari servizi sulla pedofilia e gli abusi per rendersene conto).
Il papa ha detto: “se uno è gay e ha buona volontà e cerca il Signore, chi sono io per giudicarlo?”
Chi siete voi per giudicare le persone gay?