“Le chiese non siano luoghi in cui fare comizi politici”, ha dichiarato a Verona News l’onorevole della Lega Vito Comencini, componente della Commissione parlamentare Affari Esteri e Comunitari, in riferimento all’incontro che si è svolto nei giorni scorsi presso la Chiesa veronese di San Nicolò, a cui hanno partecipato l’ex sindaco di Riace Mimmo Lucano e il missionario Alex Zanotelli.
“Come accaduto pochi giorni fa anche a Zevio, padre Zanotelli ha colto l’occasione per sfruttare un luogo sacro e fare politica, parlando di economia e immigrazione”, ha sottolineato Vito Comencini.
“In più occasioni in passato padre Zanotelli ha anche attaccato frontalmente la Lega, arrivando a criticare i cattolici che la votano. Ora veniamo a sapere che alla serata hanno partecipato diversi esponenti della sinistra veronese, da Michele Bertucco ad Elisa La Paglia, oltre a Giuseppe Civati, che sui social hanno fatto grande sfoggio della loro presenza. Riconosco a Zanotelli almeno il merito di aver saputo unire, per una sera, il centrosinistra. Come ai tempi dell’Ulivo di Prodi”, ha riflettuto ironicamente il deputato leghista.
“Condivido le parole del vescovo di Verona, Monsignor Giuseppe Zenti”, ha detto Vito Comencini, “che nell’editoriale di pochi giorni fa sul settimanale locale Verona Fedele ha detto espressamente che è ‘consentito l’uso di una chiesa per rappresentazioni sacre, per musiche e concerti in genere, di cui tuttavia vanno sempre verificati i contenuti di natura sacrale-religiosa, finalizzati ad elevare lo spirito. Il rispetto della natura sacra delle chiese esclude ogni altro uso con sfondo profano'”.
Nei giorni scorso l’onorevole Comencini ha sottoscritto una proposta di legge per scongiurare lo svolgimento di manifestazioni o iniziative che puntano a negare gli avvenimenti rievocati in occasione del “Giorno del ricordo”, la ricorrenza celebrata il 10 febbraio per ricordare le vittime delle foibe. L’iniziativa prevede la non concessione degli spazi o ambienti in particolari situazioni.
“Assistiamo spesso a tentativi di offuscare o addirittura negare i tragici eventi che coinvolsero le vittime delle foibe e dell’esodo istriano-dalmata, a causa delle truppe comuniste di Tito”, ha spiegato Comencini.
“Il 10 febbraio è una ricorrenza fondamentale per ricordare le sofferenze dei nostri connazionali italiani e le tragiche vicende avvenute sul confine orientale, con la concessione di un riconoscimento ai famigliari degli infoibati”, ha detto Comencini. “Purtroppo anche quest’anno non sono mancate iniziative che cercano di negare questi drammatici fatti storici. Per questo ho sostenuto la proposta di legge della collega della Lega, l’onorevole Ketty Fogliani, che punta a modificare la legge del 30 marzo del 2004, che istituì la giornata celebrativa. Il 10 febbraio vengono promosse ogni anno iniziative molto importanti, con l’obiettivo di diffondere la conoscenza della tragedia, in particolare tra i nostri ragazzi nelle scuole, attraverso convegni, incontri e dibattiti. Dobbiamo cercare di conservare la memoria di quelle vicende, affinché simili crimini non vengano più perpetrati”.
Certo, la chiesa non è un luogo dove fare comizi politici, ma è il luogo dove predicare il vero Vangelo di Cristo, il quale parla di fratellanza, di umanità, di uguaglianza, e non di razzismo. Ma anche i politici (vedi Matteo Salvini) non dovrebbero usare i simboli religiosi come strumenti per la loro ideologia razzista. Questi leghisti hanno gli occhi strabici.