Don Giuseppe Virgilio, Rettore della Chiesa di Santa Caterina di Sassari, ha scritto una durissima lettera, indirizzata al sindaco della città, in merito alla presentazione di un libro di Vladimir Luxuria, il transgender Vladimiro Guadagno. Nessun intervento, invece, è arrivato dalla Curia della diocesi sarda.
Scrive il prete: «Gentilissimo Signor Sindaco, le scrivo per esprimerle tutto il mio dispiacere per la programmata […] presentazione in piazza Santa Caterina, sul sagrato dell’omonima Chiesa del libro del Signor Vladimiro Guadagno, noto Luxuria, nel contesto del ben noto ”pride” convintamente patrocinato dal Comune di Sassari, che Ella guida. Compio questo passo incoraggiato dal fatto che tale manifestazione avverrà nel giorno in cui la Chiesa Cattolica ricorda il precursore del Signore San Giovanni Battista, il quale al potente di allora Erode, disse chiaramente e fedelmente il” pensiero di Dio”, rimettendoci cosi la testa. A me, per il momento, viene richiesto di rimetterci la faccia (nel Vangelo di domani Domenica Gesù dice: chi si vergognerà di me davanti agli uomini anch’io mi vergognerò di lui), cosa che faccio compiendo questo atto di rimostranza. Né d’altra parte mi trattiene dal farlo il fatto che le Autorità Ecclesiastiche, ad oggi, non abbiamo fatto sentire la loro voce; ciascuno risponderà della propria responsabilità dinnanzi a Dio. Non entro in merito della scelta della Sua amministrazione riguardo al patrocinio concesso, solo chiedo il rispetto del luogo che, sebbene pubblico, è sempre un luogo antistante ad un luogo Sacro attualmente officiato, il quale, se non dice più niente a Lei e alla Sua amministrazione, lo dice ancora a dei cittadini, fedeli e non, che si associano alla presente protesta esigendo di essere rispettati.”
“Ora, come non vedere la manifestazione programmata come una provocazione? – ha proseguito il parroco – Perché, ad esempio, non si prova a farla dinnanzi ad un luogo di culto islamico? Che si direbbe poi se un gruppo di fedeli andasse dinnanzi ad un circolo gay a leggere alcuni brani della Sacra Scrittura? Si direbbe, anzi si griderebbe: provocazione! Ancora: cosa si sarebbe pensato se tale evento fosse stato organizzato nel piazzale antistante al Santuario della Grazie caro alla devozione dei Sassaresi? Questa è una provocazione! Ma la Chiesa di Santa Caterina è un luogo Sacro alla pari di quello! Non bisogna infatti disporre di un intelligenza superiore per capire che le tesi sostenute nel libro in questione sono antitetiche all’insegnamento della Chiesa. Di più il suddetto libro entra nel merito discettando provocatoriamente di Bibbia, Papi, Insegnamento Ecclesiastico. Decenza dunque voleva che, per non diventare provocazione indebita, almeno il luogo della presentazione fosse un altro, diverso da quello scelto. Detto questo la saluto cordialmente, rinnovando, come la Chiesa ha sempre insegnato, l’impegno a pregare per i governanti, chiunque essi siano». “
Grazie della Sua testimonianza, don Giuseppe Virgilio. Condivido ogni parola di quanto ha scritto e la ringrazio ancora per la Sua testimonianza.
Margherita Roberti
Pura provocazione. E mi fermo qui perché non possiamo più difendere la nostra idea di amore e di famiglia santa